Vai ai contenuti
Attività

Palazzo Reale 25 gennaio 2020

Piero Longo ci ha accompagnato e guidato in questa interessantissima visita del Palazzo Reale di Palermo. E’ stata un’occasione più che rara per rivedere il palazzo con una guida d’eccezione, per entrare in ambienti generalmente non aperti al pubblico, la cui visita è stata concessa ad Italia Nostra, e per visitare due importanti mostra allestite nel Palazzo.  
Il Palazzo reale o dei Normanni fu edificato dagli Arabi nel IX secolo su precedenti strutture difensive del IV- III seco. A.C.. Nel XII secolo fu trasformato in una splendida reggia dai Normanni che aggiunsero la Cappella Palatina e le torri Gioaria dove erano gli appartamenti reali e la torre Pisana, dov’era la zecca e la sala del trono; vi erano inoltre le torri Chirimbi e Greca non più esistenti. All’epoca di Federico II il palazzo divenne il centro culturale del regno normanno-svevo. Il palazzo fu ristrutturato nel XVI secolo dagli spagnoli per dare al palazzo l’aspetto di una nuova reggia. Furono realizzati il Salone d'Ercole e il cortile della Fontana; nel 1600 si costruì il grande cortile Maqueda, e nel 1616 il corpo orien e la facciata sul piano del Palazzo. Tra il 1798 ed il 1806 vi abitò Ferdinando di Borbone, esule da Napoli, che apportò alcuni abbellimenti interni. Dal 1946 il Palazzo dei Normanni è sede dell’Assemblea della Regione Siciliana a statuto autonomo e vi si riunisce il Parlamento Siciliano, il più antico Parlamento europeo, istituito da re Ruggero nel 1140. Il Palazzo Reale si presenta all’esterno con prospetti per di più ottocenteschi, restaurati nel XIX secolo.
Abbiamo iniziato con la visita alla mostra  “Castrum Superius. Il Palazzo dei Re normanni”, nelle Sale Duca di Montalto; un percorso sulle origini del palazzo normanno con documenti e sofisticate ricostruzioni inedite.
Quindi ci siamo recati alla Cappella palatina, voluta da Ruggero
ΙΙ° attorno al 1131 subito dopo il conseguimento del titolo regio ed edificata su una precedente cappella di palazzo; divisa in tre navate con forma di basilica e dedicata a San Pietro, fu consacrata nel 1143 dopo 13 anni di lavori. Il monumento è l’esempio più completo delle culture principali del regno dei Normanni: latina, greca e araba. Le pareti, il pavimento, la cupola e le absidi sono completamente ricoperte da mosaici bizantini di bellezza straordinaria. Sul pavimento e nella zona inferiore delle pareti si alternano lastre di marmo con nastri musivi dai disegni geometrici. Nella cupola semisferica e nel catino dell’abside campeggia il Cristo Pantocrator. La decorazione nella cupola simbolizza il regno celeste, nel transetto e nel coro è raffigurata la Chiesa terrestre. Nella nave centrale si trova un ciclo di scene del Vecchio Testamento, mentre il ciclo cristologico si concentra nel transetto meridionale. Nelle navi laterali si trovano scene di vita di Pietro e Paolo, gli apostoli ai quali è dedicata la cappella. La navata centrale conserva un soffitto ligneo, rarissimo esempio di matrice islamica, sagomato da strutture alveolari (muqarnas) interamente dipinte con scene di vita quotidiana.
Dopo aver attraversato la sala dei Viceré, abbiamo visitato la Sala dei Venti e la Sala di Ruggero, ricchissima di decorazioni, con pavimento e pareti rivestite in marmo e nastri musivi dai motivi geometrici e la volta da mosaici; il percorso di visita comprende anche la sala superiore della Torre Pisana con volta a crociera e gli appartamenti sistemati all’arrivo a Palermo dei Borbone, all’inizio del XIX secolo; qui era allestita la mostra “O’TAMA. Migrazione di stili”, con inedite opere dell’artista giapponese che visse per 51 anni a Palermo in una suggestiva ambientazione orientale.  
Dopo l’inevitabile passaggio dal Salone d’Ercole, realizzato  tra il 1560 ed il 1584, sede del più antico Parlamento d’Europa, la visita poi ci ha portato a scoprire l’affascinante struttura con volte a crociera della Torre Pisana, adibita ad archivio e generalmente non visitabile.



Torna ai contenuti